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Una vita per l’Universo, addio a John David Barrow

L’astrofisico, cosmologo e matematico britannico John David Barrow, originale e influente studioso del concetto di infinito, della Teoria del tutto, del destino dell’Universo e della sua origine e dei particolari rapporti numerici che stanno alla base del cosmo e della vita umana, è morto il 26 settembre scorso nella sua casa di Cambridge all’età di 67 anni per un tumore.

Professore di Scienze matematiche nel Dipartimento di matematica applicata e fisica teoretica dell’Università di Cambridge, Barrow è famoso a livello internazionale per il libro scritto con Frank J. Tipler “Il Principio Antropico” (Adelphi, 2002; edizione originale del 1986).

Se la religione è definita come un sistema di idee che contiene enunciati indimostrabili, allora Gödel ci ha insegnato che la matematica è una religione. Anzi, è l’unica religione che può dimostrare di esserlo

Pubblicazioni di successo – E’ stato autore di una ventina di libri, tradotti in 29 lingue, in cui esplora molti aspetti delle principali implicazioni storiche, filosofiche e culturali dell’astronomia, della fisica e della matematica: tra di essi spiccano “La mano sinistra della creazione” (con Joseph Silk, Mondadori, 1985); “Il mondo dentro il mondo” (Adelphi, 1991); “Teorie del tutto” (Adelphi, 1992); “La luna nel pozzo cosmico” (Adelphi, 1994); “Perché il mondo è matematico?” (Laterza 1992); “Le origini dell’Universo” (Rizzoli, 2001); “L’universo come opera d’arte” (Rizzoli, 1997); “Impossibilità. limiti della scienza e la scienza dei limiti” (Rizzoli, 1998); “Dall’io al cosmo. Scienza, arte, filosofia” (Raffaello Cortina, 2000); “Da zero a infinito, la grande storia del nulla” (Mondadori, 2002); “I numeri dell’universo” (Mondadori, 2003); “L’infinito” (Mondadori, 2005); “Le immagini della scienza. Cinquemila anni di scoperte: una storia visiva” (Mondadori, 2009); “100 cose essenziali che non sapevate di non sapere” (Mondadori, 2011); “Il libro degli universi” (Mondadori, 2012); “100 cose che non sapevi di non sapere sulla matematica e le arti” (Mondadori, 2016).

Carriera prestigiosa – Nato a Londra il 29 novembre 1952, Barrow si è laureato in Matematica presso la Durham University nel 1974 e ha conseguito il dottorato in Astrofisica alla Oxford University nel 1977. Ha insegnato alla Oxford University e alla California University di Berkeley prima di ottenere nel 1981 un posto all’Astronomy Centre dell’Università del Sussex, dove, fino al 1999, è stato professore di astronomia e direttore del Centro di Astronomia. E’ poi diventato professore di Scienze matematiche nel Dipartimento di matematica applicata e fisica teoretica dell’Università di Cambridge. La sua ricerca ha riguardato la forma e i livelli d’irregolarità e topologia dell’universo, la fisica delle particelle e la cosmologia, le origini degli elementi leggeri, la possibile origine e fine dell’Universo, le soluzioni generali delle equazioni di Einstein e le teorie gravitazionali di ordine elevato, la natura delle costanti fondamentali della fisica e l’introduzione di nuovi modi di utilizzare l’astronomia per investigare la loro invarianza nel tempo.

Il Principio Antropico – Con il suo fondamentale lavoro “Il principio antropico”, Barrow sostiene che tutto ruota intorno a un nucleo ineludibile: se non si presentassero straordinarie coincidenze nella forma delle leggi fisiche e nei valori delle costanti di natura, la biochimica, la vita e la vita intelligente non sarebbero possibili. Non solo un universo generico preso a caso non consentirebbe la vita, ma non vi sarebbero possibili neppure gli oggetti astronomici comuni e la materia ordinaria, in particolare il nucleo del carbonio. Muovendo da una simile constatazione è facile giungere alla conclusione che vi sia una necessità, e il principio antropico debole, che si arresta al riconoscimento dei fatti, evolve in quello forte: poiché il mondo è così, allora deve essere fatto così.

S.C.

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