Nuove tecnologie robotiche aprono la strada all’esplorazione degli oceani extraterrestri: l’agenzia americana testa droni sottomarini per svelare i segreti della luna ghiacciata di Giove.
L’idea di scoprire forme di vita al di fuori della Terra è un sogno che l’umanità insegue da decenni. Tra i luoghi più promettenti del Sistema Solare, Europa, una delle lune ghiacciate di Giove, cattura l’immaginazione degli scienziati. Sotto la sua spessa crosta di ghiaccio si cela un oceano d’acqua liquida, vasto il doppio di tutti gli oceani terrestri messi insieme. Questo oceano potrebbe ospitare condizioni favorevoli alla vita. Ora, la NASA ha intrapreso i primi test per sviluppare droni sottomarini che un giorno potrebbero esplorare queste acque remote alla ricerca di tracce di vita aliena.
Il progetto SWIM: sciami di micro-droni
Nel cuore del California Institute of Technology (Caltech), a Pasadena, un team di ricercatori del Jet Propulsion Laboratory (JPL), guidato da Ethan Schaler, ha iniziato i test sul progetto SWIM (Sensing With Independent Micro-swimmers). L’obiettivo? Sviluppare uno sciame di piccoli robot sottomarini, autonomi e capaci di rilevare segnali chimici e variazioni di temperatura che potrebbero indicare la presenza di forme di vita.
Questi micro-droni, testati in piscina e in simulazioni al computer, dovranno sopravvivere in condizioni estreme: alte pressioni, basse temperature e un’intensa radiazione proveniente da Giove. Ma la vera sfida sarà riuscire a perforare il ghiaccio spesso chilometri che ricopre l’oceano di Europa.
Europa: un’oasi di speranza nel sistema solare
Europa è uno dei satelliti galileiani, scoperti nel 1610 da Galileo Galilei. Con un diametro leggermente inferiore a quello della Luna, presenta una superficie liscia e ghiacciata, attraversata da fratture che si estendono per centinaia di chilometri. Nel 1997, la sonda Galileo ha confermato l’esistenza di un oceano sotterraneo, grazie all’analisi di un pennacchio d’acqua fuoriuscente da un geyser.
Questo oceano è mantenuto liquido dal riscaldamento mareale, causato dalla gravità di Giove e dalla risonanza orbitale con le lune Io e Ganimede. Le forze gravitazionali generano calore e alimentano attività geologiche simili alla tettonica a placche, un fenomeno unico nel Sistema Solare oltre alla Terra.
Missioni in corso e futuri scenari
Nel 2023, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha lanciato la missione Jupiter Icy Moons Explorer (JUICE), che esplorerà le lune ghiacciate di Giove, inclusa Europa. Parallelamente, la NASA ha avviato la missione Europa Clipper, lanciata nell’ottobre 2024. Questa sonda eseguirà 45 sorvoli ravvicinati, studiando l’ambiente chimico e geologico di Europa, con l’obiettivo di individuare possibili siti per un futuro atterraggio.
Alla ricerca di risposte fondamentali
La domanda se siamo soli nell’Universo potrebbe trovare una risposta in un oceano nascosto sotto la superficie ghiacciata di Europa. Mentre la strada per una missione sottomarina resta lunga, i test iniziali della NASA rappresentano un passo fondamentale verso l’esplorazione di mondi alieni. Forse, un giorno, un piccolo drone sottomarino ci invierà il primo segnale di vita extraterrestre, cambiando per sempre la nostra comprensione dell’Universo.
Stefano Camilloni