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Onde di gravità atmosferiche: le protagoniste “poco conosciute” del clima su Marte

Il pianeta rosso continua a sorprenderci, svelando dettagli inediti della sua atmosfera grazie a un recente studio internazionale. La ricerca è stata condotta da un team di scienziati, tra cui ricercatori dell’Università di Tokyo, guidati dalla professoressa Kaoru Sato. Protagoniste indiscusse sono le onde di gravità atmosferiche, fenomeni fino a ora poco conosciuti ma fondamentali per comprendere il clima marziano.

Diversamente da quanto avviene sulla Terra, dove la circolazione atmosferica nella stratosfera è dominata da onde planetarie su larga scala (le cosiddette onde di Rossby), Marte mostra una dinamica completamente differente. Qui, le GW, onde molto più piccole e difficili da misurare direttamente, assumono un ruolo predominante. Queste onde si generano quando masse d’aria si muovono verticalmente, oscillando per effetto delle variazioni di galleggiamento.

Gli scienziati hanno utilizzato i dati raccolti dall’Ensemble Mars Atmosphere Reanalysis System (EMARS), un sistema basato su osservazioni spaziali pluriennali, per analizzare le variazioni stagionali e l’impatto di queste onde sulla circolazione atmosferica marziana. “Abbiamo scoperto che le GW facilitano un rapido trasferimento verticale del momento angolare, influenzando significativamente la circolazione atmosferica nord-sud nella media atmosfera marziana,” ha spiegato Anzu Asumi, una delle autrici dello studio.

Un aspetto particolarmente interessante della scoperta è che questa dinamica ricorda molto più quella osservata nella mesosfera terrestre piuttosto che nella nostra stratosfera. Ciò significa che i modelli attuali della circolazione atmosferica su Marte potrebbero dover essere aggiornati per includere gli effetti delle GW, permettendo così simulazioni climatiche e meteorologiche più accurate per il futuro.

Studiare Marte non è solo affascinante in sé, ma rappresenta anche un’opportunità preziosa per comprendere meglio le dinamiche atmosferiche fondamentali, migliorando anche i modelli climatici terrestri. Il pianeta rosso infatti, grazie alla sua somiglianza con la Terra per velocità di rotazione e inclinazione assiale, costituisce un perfetto laboratorio naturale per la scienza atmosferica comparativa.

I ricercatori guardano ora avanti con l’intenzione di studiare come le grandi tempeste di polvere marziane influenzino ulteriormente la circolazione atmosferica e l’attività delle GW. La capacità di prevedere accuratamente il meteo su Marte non è più soltanto fantascienza, ma una prospettiva concreta che potrebbe presto diventare realtà essenziale per garantire il successo delle future missioni umane sul pianeta.

Stefano Camilloni

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