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Svelando i segreti dell’Universo oscuro: il telescopio Euclid rilascia i suoi primi dati

Il telescopio spaziale europeo Euclid, soprannominato il “detective dell’universo oscuro”, ha compiuto un passo cruciale nella sua missione rilasciando i suoi primi dati astronomici. Lanciato nel 2023, Euclid ha l’obiettivo ambizioso di mappare un terzo del cielo, comprendendo 1,5 miliardi di galassie, per creare la mappa 3D più accurata dell’universo mai realizzata. Questo sforzo colossale mira a far luce sui misteri della materia oscura e dell’energia oscura, le forze invisibili che si pensa costituiscano il 95% dell’universo.

Nonostante abbia già rilasciato suggestive immagini di galassie, nebulose e stelle, questo primo rilascio di dati scientifici rappresenta “una nuova pietra miliare per il nostro detective dell’universo oscuro”, come ha dichiarato Carole Mundell, direttrice scientifica dell’Agenzia Spaziale Europea. La mole di dati rilasciata mercoledì ammonta a 35 terabyte, equivalenti a 200 giorni di streaming video in 4K, ed è accompagnata da 27 articoli scientifici. Sorprendentemente, questa quantità di dati rappresenta solo una settimana di osservazioni di Euclid e copre meno dello 0,5% del cielo che verrà scansionato durante la sua missione di sei anni.

Anche se i dati iniziali coprono una piccola porzione del cielo previsto, offrono già indizi sulla struttura generale dell’universo, nota come “ragnatela cosmica”. Questa struttura è composta da enormi ammassi di galassie connesse da filamenti di materia, intervallati da vasti spazi vuoti. Gli scienziati ritengono che la materia visibile da sola non possa spiegare questa imponente struttura, suggerendo un ruolo fondamentale per la materia oscura e l’energia oscura. Si pensa che la materia oscura sia la “colla” che tiene insieme le galassie, mentre l’energia oscura le allontana, accelerando l’espansione dell’universo. Osservando lo spazio profondo, Euclid permette agli scienziati di ripercorrere la storia dell’universo e studiare questa “battaglia cosmica” per comprendere meglio la vera natura di queste forze oscure. Come ha affermato Carole Mundell, l’obiettivo ultimo è “testare le leggi della gravità”. La teoria della relatività di Einstein ha superato numerosi test, ma nella sua forma attuale non spiega l’espansione accelerata dell’universo guidata dall’energia oscura. Tuttavia, i nuovi dati non contengono ancora rivelazioni significative sulla materia oscura e l’energia oscura, e sarà necessario attendere la fase finale della missione di Euclid per ottenere risultati più definitivi.

Un aspetto interessante del primo rilascio di dati è la “cattura dello zoo galattico”. Il Consorzio Euclid, che riunisce oltre 2.000 ricercatori da Europa, Stati Uniti, Canada e Giappone, ha analizzato i nuovi dati. In una sola settimana, Euclid ha individuato circa 500 lenti gravitazionali, un fenomeno che si verifica quando un oggetto massiccio, come una galassia, curva la luce di un oggetto più lontano e luminoso, agendo come una lente d’ingrandimento. Questo numero di lenti gravitazionali è risultato “molto superiore alle aspettative”, come ha dichiarato Mike Walmsley dell’Università di Toronto, membro del consorzio.

Per analizzare questa enorme quantità di dati, il consorzio Euclid ha utilizzato un algoritmo di intelligenza artificiale (IA) e il contributo di oltre 10.000 volontari. L’IA ha selezionato possibili lenti gravitazionali, che sono state poi verificate da persone. Successivamente, altri “citizen scientists” hanno identificato le forme delle galassie, informazioni utilizzate per addestrare ulteriormente gli algoritmi di IA.

Questo primo rilascio di dati è solo “un assaggio di ciò che verrà”, ha aggiunto Mundell. Euclid prevede di rilasciare il suo primo catalogo completo di dati il prossimo anno. L’entusiasmo nella comunità scientifica è palpabile, poiché questi primi risultati dimostrano l’efficacia degli strumenti di Euclid e aprono nuove entusiasmanti prospettive per svelare i misteri che ancora avvolgono il nostro universo oscuro.

Stefano Camilloni

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