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Polvere di stelle: il maestoso affresco cosmico della Nebulosa Tarantola catturato da Hubble

Il telescopio spaziale Hubble, frutto della collaborazione tra la NASA e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), ha catturato un’immagine spettacolare che ritrae enormi nubi di gas e polvere nei dintorni della Nebulosa Tarantola. Questa regione si trova a circa 160.000 anni luce di distanza nella Grande Nube di Magellano, una galassia satellite della nostra Via Lattea, situata nelle costellazioni del Dorado e della Mensa.

La Nebulosa Tarantola è la più attiva fucina di nuove stelle nell’Universo locale, ospitando alcune delle stelle più massicce che conosciamo. In questa visione cosmica, i gas luminosi si mescolano a dense cortine di polveri, creando un paesaggio che ricorda una danza di nubi in tempesta.

Polvere cosmica vs. polvere domestica

A differenza della polvere di casa – costituita da frammenti di pelle, peli, fibre di tessuto e perfino microplastiche – la polvere cosmica è un insieme di minuscole particelle ricche di carbonio o di composti chiamati silicati, contenenti silicio e ossigeno. Sebbene estremamente piccole (spesso molto meno dello spessore di un capello umano), queste particelle svolgono ruoli cruciali nella formazione di stelle e pianeti.

Il ruolo della polvere nell’Universo

  1. Nascita dei pianeti: All’interno dei dischi protoplanetari che circondano le stelle neonate, i granelli di polvere si uniscono poco a poco. Questi agglomerati crescono di dimensione, dando vita ai “mattoni” fondamentali dei pianeti.
  2. Formazione stellare: La polvere aiuta a raffreddare le nubi di gas nello spazio, permettendo al gas di collassare più facilmente sotto l’effetto della gravità e favorendo così la nascita di nuove stelle.
  3. Sintesi di nuove molecole: Sulle superfici delle particelle di polvere, atomi che fluttuano nel vuoto cosmico possono incontrarsi e legarsi, formando molecole più complesse. In questo modo, la polvere diviene una sorta di “laboratorio chimico” sospeso nello spazio.
Immagine del Telescopio Spaziale Hubble della NASA/ESA che rivela nubi di gas e polvere nei pressi della Nebulosa Tarantola, situata nella Grande Nube di Magellano a circa 160.000 anni luce di distanza. ESA/Hubble & NASA, C. Murray

L’obiettivo della missione

L’immagine di Hubble rientra in un programma di osservazione mirato a studiare le proprietà della polvere cosmica nella Grande Nube di Magellano e in altre galassie vicine. Comprendere la composizione, la distribuzione e le caratteristiche di queste particelle aiuta gli scienziati a ricostruire i processi di formazione stellare, a interpretare meglio la storia evolutiva delle galassie e persino a gettare luce sulle condizioni che potrebbero portare alla formazione della vita altrove nell’Universo.

Uno sguardo al futuro

Grazie a strumenti come il telescopio spaziale Hubble, affiancati da osservatori più moderni come il James Webb Space Telescope, la nostra comprensione del cosmo compie passi da gigante. Ogni nuova immagine di regioni ricche di gas e polvere – come la Nebulosa Tarantola – ci regala indizi preziosi sui meccanismi che hanno dato vita alle stelle, ai pianeti e, in ultima istanza, a noi stessi.

Questo suggestivo “paesaggio celeste” ripreso da Hubble è quindi molto più che una semplice fotografia: è una finestra aperta sulla nostra storia cosmica, un invito a scoprire come la materia interstellare, viaggiando nei meandri dello spazio, abbia gettato le fondamenta per la nascita di nuovi soli e nuove terre. Una danza maestosa, scritta nella polvere di stelle.

Stefano Camilloni

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